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La via Francigena

Un cammino nella natura tra tesori dell’arte e della storia - La storia narra che fu Sigerico, Arcivescovo di Canterbury che recandosi a Roma, segnò l’inizio del cammino di pellegrinaggio; ma l’origine del percorso risale ai Longobardi che nel secolo VI valicavano Monte Bardone fra Berceto e Pontremoli, in corrispondenza dell’attuale passo della Cisa, tracciando un percorso sicuro per raggiungere l’antico scalo marittimo di Luni e la Tuscia, lontano dagli itinerari controllati dai bizantini, loro nemici irriducibili. Con i Franchi e i Carolingi la strada divenne via di grande comunicazione che, raggiungendo Lucca, si dirigeva verso Altopascio, oltrepassava l’Arno, e percorreva tutta la Val d’Elsa, sino a Siena. Da qui, seguendo la Cassia, attraversava le valli dell’Arbia e dell’Orcia per raggiungere Roma. La Via Francigena si snodava lungo i principali centri abitati del tempo, collegando i luoghi sacri del mondo cristiano. Negli anni, monumenti e tesori d’arte arricchirono i principali centri del percorso, come la splendida cattedrale di Lucca, l’Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena e le preziose reliquie custodite nelle chiese. La via mise in comunicazione l’area mediterranea con quella del Mar del Nord e divenne ben presto un’arteria transitata da uomini e merci, contribuendo così al rifiorire del grande commercio europeo. Il cammino è oggi un importante itinerario culturale alimentato dall’emozione di calcare tracce lasciate nei secoli, di attraversare paesaggi incontaminati costellati di tesori artistici, di entrare in contatto con le tradizioni dei luoghi. L’itinerario si sviluppa lungo aree poco o per niente industrializzate e per questo favorisce la formazione di un panorama della mente, un luogo buono per l’immaginazione. Viaggiare lentamente - Percorrendo la Via Francigena col ritmo lento del viandante, si segue un itinerario ricco di storia e di tradizioni. Dal Passo della Cisa a Pontremoli, lungo una mulattiera tra boschi e Medioevo fino alla splendida Pieve di Sorano a Filattiera e poi da Aulla fino alla vista del mare. Si prosegue attraversando borghi fortificati fino Massa e Pietrasanta, in Versilia, al lato del crinale delle Alpi Apuane e si giunge a Lucca. Un viaggio che facilita il contatto con la natura e con le persone. Ci si ferma per meditare, per scoprire, per capire l’arte, la storia, la cultura, la natura, la religiosità dei luoghi. Proseguendo lungo le valli della Toscana centrale, tra Altopascio e Fucecchio, si attraversa l’Arno e si giunge nell’antica San Miniato. Lungo i suggestivi crinali collinari della val d’Elsa, in un continuo saliscendi fra colline ricoperte di vigneti, oliveti e campi coltivati, fino alla Val d’Elsa e alla medievale San Gimignano. E poi attraversato il centro di Siena, lungo le strade bianche della Val d’Arbia si attraversa Buonconvento e si giunge nella Val d’Orcia, fino al borgo medievale fortificato di San Quirico. La Via Francigena propone un tragitto che per bellezza e capacità di evocazione è paradigma del nuovo modo di viaggiare lentamente, facendo dell'itinerario - a piedi, a cavallo, in bici o anche in macchina - un viaggio interiore, un percorso dello spirito, religioso o laico che sia, che arricchisce la storia e l’esperienza personale un’offerta culturale e ambientale qualificata per un turismo consapevole rispettoso di territori e popolazioni. Il WebGis della Via Francigena permette di programmare un percorso, reperire notizie sui servizi o visualizzare la mappa dettagliata delle tappe prescelte, evidenziandone il livello di difficoltà ed estraendo i relativi documenti cartografici.

 

Tappa 1: da passo della Cisa a Pontremoli

La Via Francigena varcava lo spartiacque appenninico entrando nel mondo mediterraneo non lontano dall'attuale valico della Cisa e andava verso il mare seguendo il corso del fiume Magra.
La Valle del Magra è oggi fulcro di importanti nodi stradali e ferroviari e ha mantenuto integre le sue bellezze: castelli, pievi romaniche, borghi ricchi di fascino. La Valle, compresa fra le province di Massa Carrara e La Spezia, offre paesaggi con verdi boschi e fiumi dalle limpide acque fino al mare, dove al litorale sabbioso si contrappone a nord la costa impervia, e suggestiva, con borghi medievali come Portovenere e Lerici, i vigneti delle Cinque Terre a strapiombo sul mare.

Note  sul percorso

Dai 1.100 metri del Passo della Cisa si arriva, tramite sentieri, al passo del Righetto, dove inizia una ripida e impegnativa discesa fino a Groppoli.
Si prosegue attraversando i borghi ancora ben conservati e ricchi di fascino di Groppodalosio, Casalina e Topelecca, poi una lunga salita porta al passo della Crocetta.
Da qui, si scende lungo una mulattiera tra riposanti paesaggi boschivi fino ad Arzengio e in breve si raggiunge Pontremoli, sorta tra due corsi d'acqua e caratterizzata da un gran numero di ponti. Il corso principale conduce fra palazzi e chiese medievali, tra cui la chiesa di S. Pietro, dove ancora oggi si conserva il "labirinto", simbolo dei pellegrinaggi diretti in Terra Santa, fino a Piazza della Repubblica.
Questa tappa non presenta tratti pericolosi in promiscuità con il traffico.

La città di Pontremoli sorge ai piedi del Passo della Cisa. Citata come XXXI tappa nell’itinerario di Sigerico, fu libero comune fra XII e XIII secolo e fu definita da Federico II “Chiave e Porta della Toscana”. Il borgo medievale è dominato dal Castello del Piagnaro. Sorto attorno al X secolo per controllare il sistema viario e proteggere l’abitato, il Castello è stato più volte distrutto, ricostruito, ampliato: all’interno sono visibili l’imponente mastio medievale con ingresso sopraelevato, le strutture anticamente utilizzate come caserma e prigione, i possenti bastioni sei-settecenteschi. Il Castello ospita il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, sculture in pietra databili tra il III e il I millennio a.C., che rappresentano la più antica e preziosa testimonianza della presenza umana in Lunigiana.

 

Lunghezza 19,4 km
Durata 5 ore
Percorribilità A piedi
Difficoltà Molto impegnativa
Dislivello in salita 527 m.
Dislivello in discesa 1327 m.
Quota massima 1108
Strade pavimentate 16%
Strade sterrate e carrarecce 29%
Mulattiere e sentieri 55%
Ciclabilità 65%
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